Ovaio Policistico: Perché Si Parla di Sindrome?

Parliamo di sindrome dell’ovaio policistico perché non si tratta di una malattia singola, bensì di una combinazione di sintomi spesso presenti insieme.

 

Sintomi della Sindrome dell’Ovaio Policistico

  • disordini del ciclo mestruale (riduzione, assenza o forti irregolarità) a causa di incapacità ovulatoria e conseguente predisposizione all’infertilità o sterilità totale;
  • irsutismo: aumento della peluria in zone tipicamente maschili come mento, petto, schiena;
  • acne, sia adolescenziale ovvero precoce tipica delle pelli giovani, ma anche senile ovvero tardiva, tipica delle pelli mature;
  • alopecia: diradamento e perdita dei capelli soprattutto sulla sommità del capo;
  • seborrea: tendenza ad avere una pelle grassa untuosa spesso predisposta a dermatiti con formazione di squame giallastre e pruriginose soprattutto in corrispondenza delle sopracciglia, dei padiglioni auricolari e delle ali del naso;
  • comparsa di ispessimenti più scuri (dal bruno al nero) della pelle in corrispondenza delle grandi pieghe del corpo, es. piega sotto-mammaria, interglutea, sottoglutea, inguinale e ascellare;
  • obesità di tipo maschile, con grasso soprattutto a livello di pancia, petto, spalle e poco a livello di fianchi;
  • diabete associato a insulino-resistenza.

 

Cause e Rimedi

Da cosa dipendono questi sintomi? I follicoli di una o di entrambe le ovaie si riempiono di liquido, dilatandosi e formando al loro interno una o più cisti che impediscono il corretto rilascio dell’ovulo; inoltre nelle ovaie policistiche, gli androgeni (ormoni maschili) si trovano in eccesso rispetto agli estrogeni (ormoni femminili) creando profondi squilibri nella fisiologia della donna.

Esistono rimedi? La medicina complementare e biologica consiglia in questi casi di integrare la dieta quotidiana con:

  • oligoelementi quali nichel, cobalto e cromo che aiutano a regolare l’appetito nell’arco della giornata riducendo gli attacchi di fame e il desiderio ossessivo di dolci e favoriscono il corretto utilizzo dell’insulina a livello cellulare consentendo un’adeguata captazione del glucosio per finalità energetiche;
  • vitamine del gruppo B che influenzano l’ovulazione in modo positivo e facilitano l’assorbimento di oligoelementi quali il cromo;
  • piante in grado di normalizzare la glicemia come la Galega officinalis;
  • fitoestrogeni per ridurre manifestazioni tipiche della policistosi ovarica quali l’acne o l’irsutismo;
  • probiotici, fibre e acidi grassi omega 3 per ridurre l’insulino-resistenza e la condizione infiammatoria spesso associata ad un’eccessiva permeabilità intestinale.

 

Consigli e Buone Abitudini

Alcune buone abitudini quotidiane possono poi essere di grande aiuto per ridurre i sintomi:

  • controllare l’alimentazione riducendo i carboidrati a favore di regimi più proteici come già evidenziato nel nostro post sull’insulino resistenza;
  • praticare con regolarità attività fisiche dolci e rilassanti: ridurre anche solo del 5% la massa adiposa a favore della massa magra migliora l’insulino-resistenza, riduce la produzione periferica di androgeni e favorisce una corretta ovulazione;
  • far massaggiare frequentemente il collo e le spalle da osteopati o fisioterapisti per aumentare l’afflusso di sangue al cervello e quindi migliorare l’attività dell’ipotalamo correlata alla sintesi di ormoni ma anche all’attività del centro dell’appetito.

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